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Ciao Sabina,
mi chiamo Monica, (felicemente?) sposata con un figlio. Sei mesi fa nel mio ufficio è arrivata una ragazza: Michela, 25 anni, molto carina con un bel sorriso. Si è creato subito feeling. A volte avevo l’impressione che mi guardasse un po’ troppo, ma cercavo di non pensarci (anche se la cosa mi lusingava da morire). Finché una sera, una nostra collega ha fatto una festa nella sua villa e ci siamo andate insieme. Abbiamo ballato, bevuto parecchio e ci siamo scatenate. A un certo punto, non so come e perché ci siamo trovate in una delle camere da letto della villa. Lei, scherzando, ha iniziato a farmi i complimenti per il mio fisico, facendo il paragone tra le sue tette e le mie, tra il suo sedere e il mio. Ci siamo ritrovate mezze spogliate.
… Ha iniziato a togliermi la camicetta, la gonna, il reggiseno. Io un po’ resistevo e un po’ mi sentivo avvampare. Quando mi ha infilato le mani nelle mutandine non ho capito più niente e mi sono lasciata andare: l’abbiamo fatto sul pavimento. Ha cominciato a leccarmi e io ho goduto tantissimo, forse come non mi era mai successo in vita mia. Da quella sera lei continua a cercarmi, mi lascia bigliettini nella borsa, mi invita a prendere l’aperitivo dopo il lavoro. Ma io rifiuto sempre. Non sono lesbica, amo mio marito, ma solo il pensiero di avere ancora le sue mani e la sua lingua su di me mi fa impazzire. A volte mi masturbo pensando a lei.
Inviato da Claudia